15 settembre 2024
Taou Blanc
Le condizioni meteo degli ultimi giorni, con l’irruzione di un fronte di aria polare e l’arrivo della prima neve in quota, ci hanno tenuto con il fiato sospeso fino al giorno prima della gita, poi, un rapido miglioramento delle condizioni, accompagnate da un sensibile rialzo termico, hanno fatto sì che domenica 15 settembre fosse una splendida giornata di sole pieno e di cielo terso in cui tanto avevamo sperato quando abbiamo organizzato questa gita per consentire ai partecipanti di godere appieno dello stupendo panorama di cime e ghiacciai che offre questa escursione.
Ma veniamo alla nostra gita. Partenza da Bussoleno alle ore 6.00 con destinazione Piani del Nivolet. Oggi siamo un nutrito gruppo di 40 escursionisti, la maggior parte soci della nostra sezione e atri soci delle sezioni di Susa e Giaveno, quest’ultimi alla loro prima esperienza con le gite del CAI di Bussoleno.
A Noasca ci fermiamo all’Hotel Gran Paradiso per una breve sosta fisiologica e per la colazione, dove ad accoglierci troviamo il ricco buffet che l’hotel ha messo a nostra disposizione. Ai Piani del Nivolet arriviamo verso le ore 10.15 dove il pullman ci lascia per iniziare la nostra escursione a piedi.
Il percorso che seguiremo rispecchierà fedelmente quello descritto nella locandina della gita quindi non mi dilungo troppo nella descrizione del primo tratto di salita caratterizzato da ampie praterie e panorami mozzafiato sui laghi Rosset e sui laghi Tre becchi oltre che sulle Levanne e la Punta Basei. Dopo circa 1 ora e trenta di cammino, superata anche la prima rampa di salita e una breve discesa al pianoro sottostante, entriamo nel vallone di Leynir dove, in prossimità di un lago di fusione, ci fermiamo alcuni minuti per ricompattare il gruppo e per definire la nostra strategia di salita alla cima del Taou Blanc: da qui ci divideremo in due gruppetti, per dare il modo agli escursionisti più allenati di proseguire in vetta senza ulteriori fermate, mente agli altri di procedere con una andatura meno incalzante.
Alcuni soci poi decideranno di fermarsi direttamente al Col Leynir dove ci siamo dati appuntamento per il pranzo al sacco. Riprendiamo la marcia ed in breve imbocchiamo il sentiero decisamente ripido che ci porta in poco tempo al sopracitato colle a quota 30840 m. Da qui si apre davanti a noi una vista spettacolare sulle cime e sui ghiacciai della Val di Rhemes, in Val d’Aosta, su tutto il massiccio del Monte Bianco, sul Gran Pardiso e persino sulle montagne del parco della Vanoise, in Francia, dove spicca in lontananza, con tutta la sua imponenza, la parete nord della Gran Casse. Giusto il tempo di scattare alcune foto e riprendiamo la nostra salita verso la vetta del Tau Blanc.
Superato il piccolo avvallamento imbocchiamo il tratto di sentiero più difficile. Le difficoltà di grado EE si concentrano in un tratto di una ventina di metri che superiamo tutti senza particolari difficoltà. Raggiunto l’ampio scivolo detritico seguiamo l’evidente traccia che in in poco più di ½ ora ci porterà in vetta alla nostra montagna. La cima vera e propria la raggiungiamo superando un breve tratto di roccette con pochi passaggi di I grado.
Nel giro di pochi minuti tutto il gruppo si ritrova in cima. Impossibile non scattare raffiche di foto sul grandioso panorama che si gode dalla cima di questa montagna, comprese le doverose foto di gruppo che ci ritraggono con la bandiera del centenario. Consumato un frugale spuntino iniziamo presto la discesa al Colle di Leynir anche perché ormai si sono fatte le ore 14.00, dove ci aspettano i nostri amici che non sono saliti in vetta e dove consumeremo quello che resta delle nostre cibarie.
Nel tratto più delicato Giorgio e Francesco attrezzeranno una corda fissa per consentire agli escursionisti meno pratici di superare questo tratto di discesa in totale sicurezza.
Dal colle, come da programma, imbocchiamo il sentiero superiore che ci consente di effettuare un mini-anello fino al pianoro del lago di fusione, passando attraverso una zona detritica che assomiglia molto ad un deserto roccioso nordafricano.
Da questo pianoro ai Piani del Nivolet percorriamo in discesa il sentiero che abbiamo seguito in salita. In prossimità dell’alpe Riva incontriamo i malgari intenti a sgomberare le ultime cose dagli alpeggi. Oggi si conclude la stagione dei pascoli in montagna e si riportano le vacche nelle stalle a fondovalle. Tradizionalmente questo momento segna il passaggio dalla stagione estiva all’autunno. Anche noi oggi ci congediamo dall’estate, e sicuramente non potevamo farlo nel modo migliore vista la splendida giornata che il tempo ci ha riservato per questa ricorrenza.
Il rientro in pullman si svolgerà regolarmente consentendo all’autista di rispettare i tempi di guida. Grazie a tutti i partecipanti alla gita per aver condiviso questa bella esperienza e arrivederci ai prossimi appuntamenti autunnali!
Carlo Borello