14 ottobre 2023
Margone-Malciaussia
A causa dell’impossibilità da parte dei pullman (anche piccoli) di raggiungere l’abitato di Margone, questa gita si svolge con mezzi propri, unito al fatto che la data è stata spostata di una settimana il tutto forse ha determinato una bassa adesione di iscritti infatti siamo14 escursionisti e 3 cani.
L’appuntamento è fissato alle ore 7 in piazza del mercato a Bussoleno, ma per quanti risiedono in bassa valle il ritrovo è direttamente a Margone dove alla spicciolata arriviamo tutti. Il tempo promette bene, ma al momento fa piuttosto freddo e c’è un’arietta che gela le orecchie.
Giorgio, come da programma, ha portato la macchina a Malciaussia in caso qualcuno non fosse intenzionato a percorrere la parte di sentiero prevista per il ritorno, recuperatolo siamo pronti a partire. Il sentiero che conduce al rifugio Cibrario parte direttamente dall’abitato e lo percorriamo fino ad incontrare i binari della ex ferrovia, in fila indiana e di buon passo affrontiamo la salita piuttosto ripida (tutto il dislivello si risolve in questo tratto) e in un’oretta siamo al punto in cui incrociamo il tracciato della decauville.
La temperatura si è addolcita e rimessi giacche e pile negli zaini seguiamo il sentiero pianeggiante che ci porterà a Malciussia, in molti tratti sono ancora ben visibili le rotaie, purtroppo spesso frane e valanghe nel corso del tempo ne hanno cancellato le tracce. Il percorso è molto panoramico la vista abbraccia la catena di montagne che dividono la Valle di Viù dalla Valle di Susa; non incontriamo difficoltà tranne che per un paio di punti in cui il sentiero è molto esposto ma é stato attrezzato con alcuni tratti di catene che lo rendono sicuro e anche l’attraversamento nel valloncello sotto la cascata é stato protetto con alcuni scalini metallici che ci facilitano il passaggio.
Dopo questo tratto percorriamo la parte più spettacolare, dove il sentiero è stato tagliato nella roccia fino all’imbocco della galleria, qui ci attrezziamo con le pile e la percorriamo senza difficoltà perchè il tempo asciutto ha evitato il formarsi delle pozze d’acqua che avevamo trovato la prima volta che avevamo provato questa gita. Arrivati alla fine del sentiero ultima difficoltà, due scalini di ferro ed un cavo ci permettono di scendere quei pochi metri e raggiungere in breve la strada asfaltata e in 100 metri siamo al lago, dove ci concediamo la sosta pranzo.
Per il ritorno si percorre il sentiero che inizia dall’altro lato della carrozzabile, io mi astengo, l’ho già fatto in senso opposto quando siamo andati a provare la gita, è ripido e non mi va di ripeterlo. Silvia mi fa compagnia e scendiamo in auto fino a Margone anzi l’allunghiamo fino ad Usseglio e ci concediamo una piacevolissima pausa caffè.
Tutti gli altri, con Giorgio in testa che fa da guida perché in alcuni tratti il sentiero si perde, percorrono il sentiero Gta che porta a Margone. Attraversando il ruscello emissario del lago si trovano al bivio e anziché percorrere la deviazione che sale alla strada asfaltata che in circa 2 chilometri porta al paese, quasi all’unanimità scelgono di seguire integralmente la traccia Gta che sale in modo deciso per arrivare al pianoro in cui si trovano i due laghi Falin ormai trasformati in un’unica torbiera.
Da qui il sentiero scende ripido, spesso ingombro di sassi e foglie fino a Margone, dove ci ritroviamo tutti appena fuori dall’abitato. Tutti commentano la ripida discesa ma sono molto soddisfatti dell’anello percorso.
Tappa ad Usseglio all’albergo ristorante dove optiamo per una merenda sinoira che conclude una bella gita ,un po’ particolare come percorso, ma molto apprezzata.
Tiziana Ferraro