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Gran Pel 112 Marzo 2023

Gran Pelà

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E' lunedì 6 Marzo, la gita in MTB è appena finita. I ciclisti sentono il profumo della primavera in arrivo. Ma la primavera è anche stagione di scialpinismo. I social pullulano di discese nella polvere dopo la recente nevicata. Al Frais ne è venuta un botto! Bene, ci siamo. Per la prossima domenica dobbiamo trovare un bell'itinerario per sciatori e ciaspolatori. Il Frais sembra la risposta giusta: la neve c'è, è vicino a noi, è un bel posto, per le ciaspole c'è una bella strada innevata, andiamo lì! Ad una settimana dall'uscita le stelle si sono allineate, anche le previsioni sono perfette. Incrociamo le dita!

Ora invece è Domenica 12 Marzo, sono passati 6 giorni, non siamo più in primavera, possiamo parlare di estate. Temperature fra 15 e 20 gradi, per tutta la settimana ha tirato vento, le stelle non sono più allineate, gasp.Gran_Pel_2.jpg
Non importa, andiamo lo stesso. Una veloce perlustrazione ha confermato che c'è ancora neve.
Siamo una dozzina, fra CAI Bussoleno, Susa, Pianezza, Avigliana, insomma una buona rappresentanza.

Il President non può mancare (ne ha mai persa una?). La stradina è inizialmente poco innevata ed è piena di ramaglie. Ha soffiato anche qui! Ma ora non soffia e si parte. Le condizioni non sono ottimali, ma nessuno sembra accorgersene. Si chiacchiera, chi non si conosce racconta un po' di se, chi si conosce ci aggiorna sulle ultime novità. Chi racconta le ultime delle gite fatte, chi tenta di iscriversi alla prossima gita (acc. già tutto pieno), chi racconta il suo recente viaggio nelle Filippine!

Transitiamo dall'alpe Arguel. Qui c'è molta più neve di prima e da qui fino alla fine del bosco la materia prima non manca. E dunque arriviamo nel grande pianoro alla fine del bosco. I piedi si fermano, la mascella si rilascia senGran_Pel_3.jpgza che alcun muscolo la controlli più, gli occhi si spalancano. Davanti a noi una diapositiva esplicativa di cosa è capace di fare il vento. La neve è stata trasportata via; alla nostra destra i pendii sono carichi. Il "nostro" pendio è pelato. Un sottile strato di neve ghiacciata lascia intravedere la pietraia. Neve riportata solo sulla strada. Anche in questo caso le preoccupazioni lasciano spazio al buon umore, e quindi si riparte. Seguiamo la strada nonostante le difficoltà soprattutto per chi ha le ciaspole. Che però non mollano e affrontano traversi ghiacciati. Giungiamo a un centinaio di metri al Lago Grande. Un passaggio molto esposto che avrebbe richiesto rampant/ramponi per l'attraversamento in sicurezza ci fa fermare. L'alternativa è salire sulla pietraia ghiacciata e qualcuno ci prova. Ci viene in "aiuto" una bella bufera sferzante che ordina un rapido dietro-front. E così inizia la discesa. Gli sciatori trovano uno stretto canale di neve riportata fra le pietre esposte e cominciano i "però, non male". Anche la prima parte del bosco è divertente: però, non male!

La seconda parte, invece, è un po' più complicata, con neve che sfonda e boschina fitta. Raggiunta la stradina ci si accerta della situazione dei ciaspolatori, che stavano scendendo senza grossi problemi. Eccoci infine alle macchine. Gita conclusa con un bel terzo tempo ed il solito arrivederci, alla prossima!

 

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